venerdì 13 marzo 2009
deve esserci un titolo?
E una delle tre o quattro tavole a tema che ho realizzato quest'anno, sull'interazione ed integrazione delle forze naturali con la restante varia umanita'.Quello che abbiamo spesso visto in film dichiaratamente di fantasia potrebbe rivelarsi in un futuro non tanto lontano più reale di quanto noi stessi immaginiamo: già da qualche anno stormi di uccelli nuovi a migliaia nidificano nei tetti che prima erano predominio di nostri piccioni e rondini e passeri: gabbiani, che magari moriranno senza aver mai visto il primordiale loro elemento , il mare;gheppi, avocette, cavalieri d'Italia.. chi non li ha visti sulle rive dei fiumi cittadini? io sull'Arno li ho visti, e mi si passi il paragone che ad alcuno puo' sembrare offensivo sembra di rivedere in "animalia" quello che sta succedendo in "humanae"cioè lo spostamento di masse verso le fonti di cibo .
Il che porta inesorabilmente ad un altro trito concetto(ma mai espresso abbastanza ): si può cominciare a filosofeggiare, a lievitare lo sguardo e la mente quando i bisogni primari sono stati gia' superati e soddisfatti , in poche parole quando la pancia è piena !!
Stasera a cena con amici artisti. Uno di essi mi diceva che in tempi bui di solitudine era avvezzo ad inviarsi lettere a cui poi lui stesso naturalmente rispondeva.Sublime! all'inizio tu pensi: questo è un'altro pazzo , poi cominci a riflettere : ed i diari ? le autobiografie? i blog? le mail ? e questi nuovi modi di NON essere se stessi?avatar- second life-ecc ...? E' cambiato il modo ma non la sostanza: alla fine siamo soli.
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