domenica 24 ottobre 2010


Da una vita non tornavo in questa strada! Facebook ho intercettato tutto il tempo che posso dediacre al pc. Riflessioni ? mah, meglio non farne , se no la depressione prende.. ragazzine uccise dagli zii, donne ammazzate con un pugno,anziani uccisi in casa per qualche migliaio di euro,lotte armate contro la spazzatura (una volta , nel bene o nel male erano gli ideali ad armare le braccia e prima le menti) classe politica in declino . In tv vedi tutti che si strappano le vesti ...nessuno vuole ammettere che grossa parte di colpa ce l'ha proprio un certo modo di fare televisione,i grandi fratelli , le isole famose,gli amici, i bimbi gettati a scimmiottare le canzoni dei grandi ( ma quello splendido film con la suprema Anna Magnani , davvero non ci ha insegnato nulla?). Il processo é cominciato circa venti anni fa con l'americanizzazione berlusconiana della televisione; qualche anno dopo , prima con reticenze varie, poi sempre più spedita la tv 'di stato ' é corsa ai ripari: è la catastrofe intellettuale . L'aveva quasi previsto quel geniaccio di Herman Hesse , quando (il giuoco delle perle di vetro)nell'era della terza pagina i migliori si rifugiano in Castalia , per dare vita ad un ascetico monacale modo di interpretare il sapere.

sabato 13 marzo 2010

lo stile


Perche' lo stile ? che senso ha "avere uno stile ".Puo avere un senso per chi etichetta l'arte, per chi vende arte, per chi critica l'arte, e sulle parole dette o scritte su di essa costruisce una fortuna,ma per me artista non ha senso avere uno stile: è solo soprattutto una limitazione .
Non posso io, che dipingo volti, fare un giorno un lavoro informale? in un momento in cui non volevo privilegiare la forma ma il puro colore ? o un paesaggio?in un altro momento di afflato con la natura? da sempre l'arte è stata l'espressione più pura della libertà, o almeno l'impressione era questa, poi sono arrivati i critici ed i mercanti che per rendere più vendibile il prodotto (e con la compiacenza di artisti che non volevano più fare la fame) hanno cominciato ad etichettare, e questa e' davvero stata la rovina dell'arte, anche perche' artisti che sperimentando cercavano se stessi , poi hanno smesso di crescere :chi ha avuto successo con paesaggi innevati, chi dipinge battaglie sul mare, ha continuato a farlo per tutta la vita perche' se avesse dipinto qualcosa di diverso non sarebbe stato riconosciuto e quindi venduto. Io mi sono sempre battuto contro questo andazzo : L'arte è per sua definizione libera , e prima o poi tornerà ad esserlo, ne sono sicuro. Io nel frattempo continuero' a divertirmi soprattutto, e sempre fuori dagli schemi, ed a chi mi accusa di essere discontinuo rispondo che e' vero... ma almeno IO SONO LIBERO.

lunedì 22 febbraio 2010


Da circa un mese mi sono reinserito in facebook.All'inizio dell'anno ero entrato a far parte di questa comunità fittizia e globale ,che sembra vera ma non lo è per niente.. poi un pò schifato dall'andazzo io signorino con la puzza sotto il naso avevo sospeso l'account.
Autodafè: mi devo ricredere: ci sono quelli che passano il tempo a farsi complimenti( quanto sei bravo tu , ma no , sei più bravo tu..), ci sono quelli che rosi dall'invidia cercano di denigrarti , dalle loro torri;ci sono quelli che cercano con dignità di farsi conoscere, ci sono quelli che hanno come unico scopo quello di accumulare piu' amici che possono, che nemmeno i punti alla coop o all'esselunga danno piu' soddisfazioni.
E poi ci sono quelli che sanno dire cose intelligenti garbate gente sfaccettata diamantata ... insomma varia umanita' che si fa mettere sotto la lente di ingrandimento,ed io non aspettavo altro,quello che mi e' sempre riuscito meglio è cercare di capire prima di tutto me stesso , per capire meglio il prossimo . Quindi ,cosi' a caldo: bene il social network, visto che è rimasto ormai l'unico modo di comunicare ... era d'altronde la naturale prosecuzione , dopo la parola scritta ,la parola telefonata,poi la chat dove si poteva anche parlareoltre che vedersi, ed ora la chat dove non si parla piu' si scrive soltanto, e si fa finta di essere amici con uno dell'australia che non vedrai mai...