sabato 21 dicembre 2019

 E'  un'amara riflessione  , a cui ho cominciato a pensare qualche anno fa (e come spesso mi capita  ho cominciato a lavorarci dopo circa due anni , appunto )su quello che noi , nel corso dei secoli abbiamo riversato in mare , come se fosse un pozzo senza fondo... e che ora ci viene rigurgitato dal mare, e con gli interessi .
 Sedimenti di cultura , di arte  di musica di letture , di vita insomma.
Mentre , ignaro ,uno scarabeo cerca di trarre beneficio dalle nostre rovine.
Quasi sempre,nelle opere , ed in specie negli ultimi anni , aggiungo  insetti, animali, anche se spesso non c'entrano per nulla con il contesto dell'opera. Ma è per ricordare a me stesso , senza ammantarmi di francescane citazioni, ed a chi mi vuole ( bontà sua ) seguire che noi tutti alla fine siamo una parte dello stesso mondo , ed in questo mondo noi siamo ospiti come tutte le altre creature.

martedì 3 dicembre 2019

Gianni Mucè. Sognando.2019.olio -tavola 35x25.

Continuo a dipingere , quasi ( anzi sicuramente) , come se fosse una piacevole abitudine . Ed invece non lo è. Mi arrovello per ore a cercare di aggiustare un particolare che magari nessuno vedrà. Mi danno l'anima per cercare assonanze , logica , in opere che sono nate da un subconscio, da una scrittura "automatica" il più delle volte .
Spiego meglio , soprattutto a  me stesso . Vado in un qualsiasi parco pubblico , o a volte nei cimiteri qui a Firenze, luoghi di pace e di (a volte ) bellezza, e seduto  su  una panchina , col mio blocchetto in mano ed una penna , sto , incantato , e piano piano mi estranio , sono fuori dal contesto , e  comincio a fare qualche schizzo su cose a cui non pensavo nemmeno, per lo più , figure , volti , situazioni . forse perchè voglio riempire la mia vita , che in fondo è solitaria , di immagini fantastiche. Laddove il fantastico diventa più reale della realtà stessa.

mercoledì 27 novembre 2019

 Ho cominciato a lavorare a quest'idea  diversi anni fa,nel 2011 con una tempera su carta,colori vivaci,quasi violenti,poi qualche mese dopo con un' incisione su rame acquerellata a china, ed ora con un olio su tavola perchè il tema della violenza sulle donne mi interessa molto.Stavolta l'ho sviluppato in maniera tenue e classicheggiante soffermandomi  a pensare con amara ironia, alla violenza che viene fatta sulle donne ed in generale alla loro condizione.Dovremmo tutti inchinarci di fronte alle donne : esse portano la vita, senza di esse ogni cammino si interrompe, ed invece ancora oggi non passa giorno in cui non si registrino casi di femminicidio.E quest'Erma , che si erge a lato di una qualsiasi antica strada romana,con un uomo-statua separato dai suoi stessi bassi istinti nella parte inferiore ,che tiene sulle braccia una donna stremata , vinta, con accanto invece un cippo che ricorda due sposi ed il loro indissolubile amore, ci vuole ricordare questo.Cosa c'entrano i gatti ? E' quasi la mia cifra stilistica ;inserire un elemento di "vita parallela" (piante o animali) per ricordare a me stesso e a chi vuole  che noi tutti facciamo parte di un unico mondo.

Gianni Mucè
Erma della conquista .olio/tavola 70x50 2019.