E' un'amara riflessione , a cui ho cominciato a pensare qualche anno fa (e come spesso mi capita ho cominciato a lavorarci dopo circa due anni , appunto )su quello che noi , nel corso dei secoli abbiamo riversato in mare , come se fosse un pozzo senza fondo... e che ora ci viene rigurgitato dal mare, e con gli interessi .
Sedimenti di cultura , di arte di musica di letture , di vita insomma.
Mentre , ignaro ,uno scarabeo cerca di trarre beneficio dalle nostre rovine.
Quasi sempre,nelle opere , ed in specie negli ultimi anni , aggiungo insetti, animali, anche se spesso non c'entrano per nulla con il contesto dell'opera. Ma è per ricordare a me stesso , senza ammantarmi di francescane citazioni, ed a chi mi vuole ( bontà sua ) seguire che noi tutti alla fine siamo una parte dello stesso mondo , ed in questo mondo noi siamo ospiti come tutte le altre creature.
sabato 21 dicembre 2019
martedì 3 dicembre 2019
Gianni Mucè. Sognando.2019.olio -tavola 35x25.
Continuo a dipingere , quasi ( anzi sicuramente) , come se fosse una piacevole abitudine . Ed invece non lo è. Mi arrovello per ore a cercare di aggiustare un particolare che magari nessuno vedrà. Mi danno l'anima per cercare assonanze , logica , in opere che sono nate da un subconscio, da una scrittura "automatica" il più delle volte .
Spiego meglio , soprattutto a me stesso . Vado in un qualsiasi parco pubblico , o a volte nei cimiteri qui a Firenze, luoghi di pace e di (a volte ) bellezza, e seduto su una panchina , col mio blocchetto in mano ed una penna , sto , incantato , e piano piano mi estranio , sono fuori dal contesto , e comincio a fare qualche schizzo su cose a cui non pensavo nemmeno, per lo più , figure , volti , situazioni . forse perchè voglio riempire la mia vita , che in fondo è solitaria , di immagini fantastiche. Laddove il fantastico diventa più reale della realtà stessa.
Continuo a dipingere , quasi ( anzi sicuramente) , come se fosse una piacevole abitudine . Ed invece non lo è. Mi arrovello per ore a cercare di aggiustare un particolare che magari nessuno vedrà. Mi danno l'anima per cercare assonanze , logica , in opere che sono nate da un subconscio, da una scrittura "automatica" il più delle volte .
Spiego meglio , soprattutto a me stesso . Vado in un qualsiasi parco pubblico , o a volte nei cimiteri qui a Firenze, luoghi di pace e di (a volte ) bellezza, e seduto su una panchina , col mio blocchetto in mano ed una penna , sto , incantato , e piano piano mi estranio , sono fuori dal contesto , e comincio a fare qualche schizzo su cose a cui non pensavo nemmeno, per lo più , figure , volti , situazioni . forse perchè voglio riempire la mia vita , che in fondo è solitaria , di immagini fantastiche. Laddove il fantastico diventa più reale della realtà stessa.
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