martedì 14 ottobre 2008

l'equilibrio instabile 1997


Certo è facile per me scrivere qui un post, basta che io prenda un'opera e ritorni con la mente alle idee che mi hanno mosso nel portarla avanti ed il gioco e' fatto. Se poi si adegua ad una situazione contingente allora è ancora meglio . Questo è comodo , pero' presenta il rischio di una fossilizzazione delle idee.. è il rovescio della medaglia .
Cio' premesso vado alle considerazioni:
spesso abbiamo a che fare con un nostro personale equilibrio che sembra solido, ma non appena qualcosa di esterno a noi ci turba tutto traballa. La posizione economica,è solida si, ma con quello che sta succedendo chi puo' dirlo ?fino a quando lo sara ancora?
Essere o avere(E.Fromm) è un bel dilemma no? Mi sento sicuro di me stesso, della mia vita : poi una delusione professionale o forse peggio sentimentale rimette tutto in discussione, i muri del castello di sicurezze traballano... essere flessibili come giunchi, ma fino a che un giunco regge la trazione per poi spezzarsi?
l'equilibrio è per sua definizione instabile: se cosi non fosse sarebbe certezza, fermezza., invece è equilibrio .Dondola l'assicella un po' di quà ed un pò di la..il gufo, greco simbolo di saggezza, la piramide , valore egizio di perfezione(rovesciata però: perche' non c'e' perfezione che non nasconda in sè un'imperfezione).
Tutto questo si chiama anche condanna (trionfo)della vita, e della saggezza.
Esaltazione , depressione: è tutto li' il giuoco degli equilibri quotidiani: incontri una persona nuova e la novita' di suo esalta ,conquista.. un rifiuto invece ti deprime , fai autodafè ,pensi sia colpa tua. Ed invece se cominciassimo a rovesciare le cose? pensare che per esempio quella persona non era pronta per un rapporto piu' solido ? spesso riflettiamo sulle nuove conoscenze i nostri vecchi rancori .

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